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Le Prospettive Del Solare Dopo La SEN E Le Nuove Incentivazioni

Lo scorso giovedì 3 maggio si è tenuto a Milano il convegno “Le prospettive del solare dopo la SEN e le nuove incentivazioni“, al quale ho partecipato in qualità di vice presidente di Elettricità Futura, l’associazione nata un anno fa dall’unione di assoRinnovabili e Assoelettrica. L’evento è il primo appuntamento del ciclo di incontri organizzato da Key Energy in vista del Salone dell’Energia e della Mobilità Sostenibile in programma a Rimini Fiera dal 6 al 9 novembre 2018, in contemporanea a Ecomondo.

Nei rispettivi interventi, i relatori hanno offerto approfondimenti e punti di vista differenti sulle opportunità di crescita che si stanno aprendo per il fotovoltaico in Italia, alla luce della Strategia Energetica Nazionale (SEN) e della bozza di decreto per le rinnovabili elettriche che è stata fatta circolare nello scorso mese di marzo.

Ad aprire i lavori è stato Gianni Silvestrini, direttore scientifico Kyoto Club e presidente del Comitato Scientifico di Key Energy, che nel suo intervento ha fatto il punto sul processo di definizione dei nuovi obiettivi europei su efficienza e rinnovabili al 2030. I target proposti dal Parlamento Europeo, molto più ambiziosi di quelli inizialmente proposti dalla Commissione Europea poi inclusi nella posizione negoziale del Consiglio dell’Unione Europea, lasciano intravedere un futuro più rinnovabile per l’Europa, anche grazie alla rapida discesa dei costi delle tecnologie di generazione elettrica rinnovabile.

Nel mio intervento ho ricordato l’impostazione nel complesso positiva della SEN e l’importanza di aver avviato l’iter che porterà alla pubblicazione del tanto atteso decreto rinnovabili. La bozza di decreto può essere sicuramente migliorata per consentire il raggiungimento degli obiettivi per le rinnovabili previsti dalla SEN al 2030. In particolare, si dovrebbero risolvere una serie di criticità in merito ai contingenti di potenza da mettere in asta e circa le barriere da eliminare per permettere il pieno sfruttamento del potenziale della generazione distribuita. Ho citato a titolo di esempio i Sistemi Efficienti di Utenza (SEU) e i Sistemi di Distribuzione Chiusi (SDC), i quali devono ancora ricevere il necessario inquadramento nella normativa nazionale che ne favorisca la diffusione in linea con le direttive europee.

A margine dell’evento, il giornalista scientifico e direttore di QualEnergia Sergio Ferraris ha intervistato alcuni dei partecipanti. Nella mia intervista ho evidenziato che, per raggiungere gli obiettivi prescritti dalla SEN, è necessario aggiungere 3 GW di nuova capacità di generazione elettrica da rinnovabili ogni anno da qui al 2030. Una meta ragionevolmente ambiziosa che non trova ancora un riscontro coerente nei primi provvedimenti che dovrebbero consentire l’attuazione della Strategia.

I segnali dall’estero delineano orizzonti positivi per le rinnovabili ma la lentezza della programmazione industriale in Italia non lascia ben sperare. Certamente un contributo importante potrebbe arrivare dallo sblocco del potenziale di crescita della generazione distribuita, promuovendo le applicazioni anche nelle industrie e nei condomini. Aggiungo anche una riflessione sul contesto comunitario in vista del varo dei nuovi obiettivi per le rinnovabili e l’efficienza: abbiamo a che fare con un’Europa a due velocità, con l’Italia che manca appuntamenti importanti per il raggiungimento dell’Accordo di Parigi.

La diretta streaming del convegno è stata trasmessa sulla pagina Facebook di Asja. Clicca qui per rivederla.

Gli estratti degli interventi e tutte le interviste sono disponibili sul canale youtube Asja.

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