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Europa Sulla Strada Della Mobilità Sostenibile

Con la pubblicazione del secondo Pacchetto europeo per la mobilità sostenibile, la Commissione Europea intende dare nuovo impulso alla diffusione dell’auto elettrica, stabilendo nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 dei veicoli per il periodo post 2020.

Il Pacchetto prevede, a partire dal 2021, nuovi limiti di emissione che porteranno ad un taglio della CO2 del 15% al 2025 e del 30% al 2030. Il provvedimento si inscrive nel più ampio processo di decarbonizzazione dell’economia avviato dall’Europa per rispettare gli impegni assunti con la sottoscrizione dell’Accordo di Parigi, che prevede un target di riduzione delle emissioni di CO2 di almeno il 40% al 2030.

Il rispetto degli obiettivi legati al cambiamento climatico non è l’unico motivo che ha spinto la transizione verso la mobilità sostenibile in cima all’agenda politica europea. Oltre all’emissione di anidride carbonica, il motore a combustione interna alimentato a fonti fossili emette significative quantità di agenti inquinanti, quali particolato e ossidi di azoto. Ogni anno in Europa l’inquinamento dell’aria causa oltre 400.000 vittime premature (Agenzia Europea per l’Ambiente). Un dato allarmante che, come ha ricordato la Commissione, da solo giustifica l’introduzione di nuovi e più stringenti target di riduzione delle emissioni inquinanti nel settore trasporti.

L’Unione Europea stima che i nuovi limiti consentiranno di tagliare 170 milioni di tonnellate di CO2 nei prossimi dieci anni apportando inoltre benefici all’occupazione, con la creazione di 70.000 nuovi posti di lavoro, e più in generale all’economia del Vecchio Continente, aumentando il PIL europeo di circa 7 miliardi di euro.

Leggi l’articolo di Emanuele Bonini su EUnews.it.

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