Re Rebaudengo

DL Agricoltura

Il DL Agricoltura ha introdotto il divieto di installazione del fotovoltaico in aree agricole, una decisione di cui non si comprende la ratio perché in realtà non protegge alcun terreno agricolo da alcuna invasione del fotovoltaico in agricoltura (e abbiamo oltre 4 milioni di ettari agricoli abbandonati!).

Per raggiungere i target rinnovabili del REPowerEU, servirebbero solamente 70.000 ettari di terreno, equivalenti allo 0,4% della Superficie Agricola Totale (SAT) (16,5 milioni di ettari).

Inoltre, l’applicazione del DL Agricoltura aumenterà a dismisura i costi per le imprese che investono nelle rinnovabili in Italia. Infatti, sui terreni agricoli si potranno installare solo impianti agrivoltaici che, a seconda delle configurazioni, hanno costi di sviluppo e manutenzione tra il 30% e il 50% più alti del fotovoltaico a terra.

Peraltro, questo divieto farà diminuire la disponibilità dei terreni, aumentandone i costi: un effetto domino che si riverserà anche sul costo dell’elettricità prodotta.

Il TAR Lazio, con l’ordinanza n. 9164 del 13 maggio 2025 ha ritenuto non manifestatamente infondate le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 5 del DL Agricoltura, rinviando la questione alla Corte costituzionale. Il TAR Lazio ha sostanzialmente confermato quanto gli operatori di settore hanno subito denunciato sin dall’adozione di questa norma e cioè che il divieto di realizzare fotovoltaico a terra in aree agricole realizza una prevalenza assoluta, astratta e incondizionata dell’interesse alla conservazione del suolo agricolo, impedendo alla radice qualunque possibilità di contemperamento con gli altri interessi in gioco, anche essi di rilievo costituzionale.

Peraltro, il divieto, così come introdotto dal DL Agricoltura, risulta irragionevolmente sproporzionato e non tiene neanche conto della reale qualità e dell’importanza delle colture. Con ogni probabilità si attenderà l’esito del giudizio dinanzi alla Corte Costituzione che si auspica arrivi quanto prima a dichiarare il divieto incostituzionale.

Ancora prima della pronuncia della Corte, sarebbe importante arrivasse un intervento correttivo del Governo che, con una norma di legge, elimini il divieto del fotovoltaico a terra in aree agricole.