La parità che muove il mondo

Premiata a Herconomy, la società benefit torinese Asja Energy fa della gender equality una leva strategica con processi strutturati, obiettivi misurabili e un ecosistema aziendale inclusivo a guidare sviluppo e competitività.

A volte sono i numeri a raccontare meglio di qualsiasi slogan quanto la strada verso la parità di genere sia ancora lunga; altre volte è l'esperienza concreta delle imprese a dimostrare che cambiare passo è possibile, se non inevitabile. E quando un'azienda decide di considerare la gender equality non come un adempimento, ma come parte strutturale della propria strategia, il racconto diventa interessante anche per il mondo economico. È il caso di Asja Energy, società benefit torinese fondata nel 1995 da Agostino Re Rebaudengo e oggi tra i riferimenti nazionali nelle energie rinnovabili, che negli ultimi anni ha scelto di investire con decisione nella costruzione di un modello organizzativo realmente inclusivo.

Non un percorso di facciata: un programma pluriennale, misurabile, formalizzato secondo la Uni/PdR 125:2022 e già riconosciuto a livello istituzionale. Un impegno che ha trovato ulteriore conferma nel recente evento Herconomy, dove Agostino Re Rebaudengo è intervenuto con uno speech dedicato al valore economico e culturale della gender equality, ricevendo inoltre il Premio per la Parità di Genere.

Nell'occasione, il presidente ha ricordato come il suo rapporto con il tema affondi le radici in un'esperienza personale che, di fatto, lo ha accompagnato per tutta la vita: «Avendo avuto tre sorelle, per me è stato naturale credere nella parità di genere come condizione naturale di equilibrio e rispetto reciproco - anche per non essere sopraffatto da piccolo, pensando alla mia "quota di parità" in casa?», ha raccontato Re Rebaudengo. «L'esperienza familiare mi ha insegnato che l'equilibrio paritario tra uomini e donne nasce dal riconoscimento del valore dell'altro, si coltiva con l'educazione e si afferma come pilastro di civiltà attraverso politiche realmente orientate all'equità di genere. È anche una questione culturale, per questo nel 2021 ho firmato e promosso l'appello all'Istituto Treccani per rimuovere nella definizione di "donna' i sinonimi sessisti e offensivi».

Un racconto semplice, ma che chiarisce da dove arrivi la visione che ha orientato in questi anni le scelte dell'azienda. Il presidente di Asja Energy ha ricordato anche una delle
dimensioni più critiche in questo ambito del quadro nazionale: «Il gender gap occupazionale in Italia è del 19,4%, quasi il doppio della media europea, Nel Global Gender Gap Report 2025, l'Italia è 85sima su 148 Paesi e 117esima per partecipazione economica,. Dati che mostrano quanto sia lunga la strada verso una reale parità e quanto sia urgente
percorrerla: un Paese che non valorizza il talento femminile perde civiltà e rinuncia a una parte decisiva della crescita», ha tenuto a sottolineare Re Rebaudengo.

Un dato su tutti, quello della partecipazione economica, parla della difficoltà sistemica del nostro Paese nel creare ecosistemi inclusivi e meritocratici. Ma è proprio in questo contesto che esperienze come quella di Asja mostrano il valore di un approccio proattivo. Re Rebaudengo lo ha ribadito anche con un riferimento esplicito agli indicatori di performance: «La parità di genere è anche una leva di competitività. Studi internazionali - McKinsey, Ocse - confermano che le imprese con più donne nei ruoli decisionali registrano profitti e produttività superiori alla media». E questa consapevolezza ha guidato l'azienda ancora prima che la normativa o gli standard di certificazione rendessero il tema una priorità per i sistemi organizzativi.

II percorso formale verso la certificazione, ottenuta nel dicembre 2023, ha richiesto una governante strutturata, modelli di monitoraggio, obiettivi misurabili. Asja ha istituito un Comitato Guida per la Parità di Genere, organo propositivo e consultivo composto dal Consiglio di Amministrazione, che coordina policy, iniziative e verifiche, definendo competenze, responsabilità, ruoli e processi decisionali. Un'articolazione interna che non si limita alle linee guida, ma opera attraverso audit periodici, riunioni ufficiali
e report aggiornati. Sul fronte della sensibilizzazione, l'azienda ha investito in formazione continua, newsletter tematiche, incontri rivolti in particolare ai responsabili, iniziative dedicate a giornate simboliche come il 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, aggiornamenti costanti delle informative Asja4U. Quest'ultimo è un progetto attivo dal 2010 che comprende misure di welfare molto avanzate: flessibilità oraria, aree break interne ed esterne, strumenti per la mobilità sostenibile, attività sportive organizzate, convenzioni diffuse, servizi continuativi come lavanderia, vaccinazioni, prenotazione pasti, benefit economici e supporto alla genitorialità.

Strumenti che dialogano con un ulteriore pilastro del percorso: un questionario anonimo rivolto a tutti i dipendenti, progettato per misurare la percezione interna sulla parità
di genere, individuare aree di miglioramento e calibrare le successive azioni strategiche. Asja ha introdotto anche un Gruppo dì Lavoro mensile, attivo da aprile 2024, che raccoglie proposte e aspettative dei dipendenti, trasformandole in possibili obiettivi da presentare alla Direzione. L'azienda partecipa con frequenza anche a eventi tematici, come per esempio "Just The Woman I Am" e "We Run for Women", e sponsorizza iniziative dí prevenzione sanitaria. Ha inoltre attivato uno strumento per le segnalazioni anonime relative alla parità di genere e aggiorna annualmente il proprio Piano Strategico introducendo obiettivi in questi ambiti sempre più ambiziosi. Il 2024 ha segnato anche l'ingresso nel CdA di due figure femminili, Laura Chiappino e Sara Santaloia. Tutti i nuovi ingressi hanno ricevuto una formazione dedicata alla parità di genere e il Comitato Guida ha monitorato con continuità l'avanzamento del piano, formalizzando riunioni e audit.

Una filosofia che ha trovato ulteriore impulso con altre iniziative introdotte nel 2024, tra cui l'aumento dei ticket restaurant, l'installazione di uno smart-fridge con proposte di pasti sani e bilanciati e la non assorbibilità dei superminimi dopo il rinnovo del contratto nazionale. «Da oltre trent'anni sono convinto che la Parità di Genere non sia un principio astratto, ma una dimensione di crescita», chiosa Agostino Re Rebaudengo. «In Asja Energy adottiamo politiche che garantiscono pari opportunità di carriera, equità retributiva, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro. Abbiamo introdotto misure di welfare, formazione su linguaggio inclusivo e benessere organizzativo, promuovendo una cultura aziendale libera da discriminazioni e stereotipi». Il riconoscimento di Herconomy non arriva a caso d'altronde. «Ricevere il Premio per la Parità di Genere attesta un impegno che in tre decenni ci ha permesso dì creare un ambiente rispettoso e inclusivo, che abbiamo sempre perseguito perché era giusto, e che ora sì sta dimostrando sempre più strategico».

La gender equality è una sfida sistemica per il Paese e per tutto il sistema economico, da perseguire certamente adottando polícy corrette, ma anche e soprattutto costruendo una cultura capace di esplorare e valorizzare il contributo di ogni persona. Un approccio che, oggi più che mai, rappresenta un investimento sul futuro sociale ed economico di una nazione.

Questo articolo a cura di Vincenzo Petraglia, è stato pubblicato su Economy Magazine, edizione di dicembre 2025.