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Piano Energia Clima, Il Mio Intervento Alla Camera Dei Deputati

In audizione a Montecitorio, davanti alle Commissioni riunite Ambiente, territorio e lavori pubblici e Attività produttive, commercio e turismo, ho spiegato che l’attuale bozza di PNIEC 2023 ha ampi margini di miglioramento, e non solo secondo Elettricità Futura, la principale Associazione del settore elettrico italiano.

Peraltro, già la Commissione europea e numerose altre Associazioni hanno evidenziato, a diverso titolo, la necessità di migliorarlo.

Con l’aggiornamento del PNIEC, l’Italia dovrebbe tracciare la strada verso la completa decarbonizzazione al 2050, delineando un percorso coerente con il target intermedio al 2040 del -90% di riduzione delle emissioni di CO2eq di recente indicato dall’Europa (vedi nota), e con il target -55% (del Fit for 55) di riduzione delle emissioni di CO2eq al 2030.

Il target -55% sarà probabilmente alzato al -60% per allinearsi con il REPowerEU. Questi sono i target europei di decarbonizzazione (approvati anche dall’Italia). Invece, l’attuale bozza di PNIEC 2023 prevede una riduzione al 2030 solo del -40% che è peraltro anche largamente inferiore rispetto al -51% previsto negli impegni dell’Italia per l’accesso ai fondi PNRR.

Se questi sono, in sintesi, gli impegni presi in Europa non meno importante ci sembra, a fronte dell’attuale instabilità geopolitica, la ricerca di una maggiore indipendenza energetica. Accelerare la transizione energetica è, quindi, la priorità numero 1 per l’Italia che è il Paese con la più alta dipendenza energetica in UE e il più esposto alla volatilità dei prezzi dei combustibili fossili.  

Accelerare la transizione energetica nel settore elettrico significa anche ridurre gli sforzi di decarbonizzazione di tutti gli altri settori, anche quelli non-ETS (come trasporti e residenziale).

È necessario adeguare il nuovo PNIEC alle potenzialità dell’industria elettrica, permettendo agli altri settori dell’economia, soprattutto alle industrie energivore, di ridurre i costi di decarbonizzazione e all’Italia di raggiungere il target complessivo di riduzione delle emissioni di CO2.

Alzare le ambizioni del PNIEC in coerenza con il Piano elettrico 2030 di Elettricità Futura permetterebbe di creare, nel periodo 2024 – 2035, oltre 25 miliardi di benefici economici rispetto a quanto previsto nell’attuale bozza di PNIEC, secondo lo studio Key – Althesys.

Per approfondire:

Le slide Elettricità Futura con i contenuti che ho esposto in audizione

Lo studio Key – Althesys “Il governo del sistema, la chiave per la transizione” presentato a marzo 2024

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