Rispetto agli anni passati in cui siamo stati praticamente fermi, nel 2022 e nel 2023 l’Italia ha compiuto passi in avanti nella transizione energetica.
Abbiamo fatto meglio ma non abbastanza, siamo ancora lontani dalla velocità necessaria a raggiungere (in tempo!) gli obiettivi al 2030, un impegno che il nostro Paese ha sottoscritto a livello nazionale ed europeo, anche come condizione di accesso ai fondi del PNRR.
L’ho spiegato a Sky TG24, in diretta dalla Fiera Key di Rimini. Mi è stato chiesto di commentare i risultati del 2023 e le prospettive della transizione per il 2024.
Nel 2023 in Italia abbiamo raggiunto il 44% dell’energia elettrica rinnovabile, e nel 2024 dobbiamo realizzare molti più impianti di grande taglia per ridurre il costo dell’elettricità ed essere molto più indipendenti dalle importazioni di energia dagli altri Paesi.
Per farlo, bisogna accelerare il rilascio delle nuove autorizzazioni. Semplificare e mettere in ordine il quadro normativo è importante, ma serve davvero un cambio culturale nell’approccio. Una volta compresi i vantaggi dell’energia rinnovabile, auspico che i No (ancora troppi) ai nuovi impianti diventino tanti Si alla sicurezza nazionale, alla stabilità finanziaria e alla competitività dell’Italia.
Credo sia importante comunicare al grande pubblico i benefici della transizione, perché il nostro Paese ha bisogno del contributo di tutti (soprattutto delle Regioni) per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030.
Il video della mia intervista a Sky TG24
