Il DM FER X è lo strumento normativo che dovrà prevedere nuove procedure di aste competitive per le rinnovabili nel periodo 2024 – 2028.
Il tema può sembrare tecnico, da addetti ai lavori, invece nella realtà riguarda tutte e tutti, perché far partire nuove aste significa far partire i progetti rinnovabili che consentono al Paese di ridurre i costi dell’elettricità e le emissioni inquinanti e climalteranti.
Aspettiamo da più di 2 anni il DM FER X (come segna il Ritardometro + link), e attualmente il testo è al vaglio della Commissione europea, un’interlocuzione con l’Italia che non sembra possa completarsi a breve.
Di conseguenza il Ministero competente, il MASE, ha predisposto uno schema di decreto provvisorio, il FER X temporaneo, che individua i contingenti totali disponibili per il solo periodo fino alla fine del 2025 pari a 23,65 GW. L’obiettivo è ottenere l’ok della Commissione europea a questo testo “provvisorio” e effettuare le prime aste già entro la fine del 2024.
Condivido con i lettori del Blog le mie dichiarazioni riprese nell’articolo di Laura Serafini pubblicato sul Sole 24 Ore:
“Considerando che il FER X è in ritardo di oltre 2 anni, accogliamo con favore la possibilità di avviare quanto prima le nuove aste tramite un decreto “temporaneo”, il cui contingente non dovrebbe essere inferiore a 30 GW. Questo permetterebbe di realizzare nel minor tempo possibile sia i progetti già autorizzati, sia quelli in fase di autorizzazione ai sensi del decreto 199 del 2021.
I progetti in questi anni sono stati sviluppati e localizzati per ottimizzare l’utilizzo delle risorse rinnovabili. È importante che le imprese conoscano con anni di anticipo il funzionamento di un sistema di aste zonali, che sarà introdotto dal FER X definitivo, per poter adeguare di conseguenza i progetti e i piani di sviluppo. Fino ad oggi, infatti, le aste non hanno mai previsto criteri di locazione geografica. Pur non avendo ancora avuto modo di visionare il testo, ribadiamo quanto già espresso in più occasioni: è fondamentale che il decreto “temporaneo” preveda prezzi di base d’asta che rendano sostenibile l’investimento e che siano allineati con gli LCOE degli impianti”.
Le mie dichiarazioni nell’articolo di Laura Serafini pubblicato su Il Sole 24 Ore.