Sono stato nominato Vice Presidente FINCO
Sono lieto di condividere una notizia importante: sono stato nominato Vice Presidente di FINCO - Federazione Industrie Prodotti Impianti Servizi ed Opere Specialistiche per le Costruzioni. È un incarico che accolgo con grande senso di responsabilità e che arriva in un momento di forte preoccupazione del settore delle energie rinnovabili dopo la recente approvazione da parte del Governo delle nuove norme in materia di “aree idonee” ad ospitare i nuovi impianti. Infatti, le disposizioni delineano un quadro persino più restrittivo di quello già previsto dal DM Aree Idonee del 21 giugno 2024, che peraltro era stato prima sospeso dal Consiglio di Stato e poi annullato dal TAR perché troppo restrittivo.

COMUNICATO STAMPA
FINCO - Forte preoccupazione del settore rinnovabili per le nuove norme sulle aree idonee.
Agostino Re Rebaudengo nominato Vice Presidente FINCO
Roma, 1° dicembre 2025 - FINCO esprime una forte preoccupazione per l’approvazione da parte del Governo delle nuove norme in materia di “aree idonee”.
Nel Decreto-legge 21 novembre 2025, n. 175 recante «Misure Urgenti in Materia di Piano Transizione 5.0 e Produzione di Energia da Fonti Rinnovabili» vengono introdotte, all’articolo 2, disposizioni gravemente restrittive circa le aree idonee destinate agli impianti rinnovabili, delineando un quadro addirittura peggiorativo rispetto a quello introdotto dal DM Aree Idonee del 21 giugno 2024, già insufficiente e annullato dai Giudici amministrativi.
In particolare, con le nuove disposizioni adottate dal Governo, la quasi totalità del territorio nazionale non sarà idonea alle rinnovabili e, per effetto della loro applicazione retroattiva, si bloccheranno non solo i progetti futuri, ma anche tutti i progetti che sono già in iter autorizzativo. Forti preoccupazioni in tal senso sono già arrivate da Regioni come l’Umbria, la Sicilia e la Campania.
Peraltro, le nuove norme da una parte impongono alle Regioni obiettivi di aumento della capacità rinnovabile installata, dall’altra impediscono la realizzazione degli impianti restringendo il novero delle aree idonee.
La gravità e l’effetto di paradosso sono evidenti: il Governo, da un lato, ha impugnato dinanzi alla Corte Costituzionale le norme sulle aree idonee della Regione Sardegna, e, dall’altro, introduce, con una norma di rango primario, disposizioni che determinano impedimenti analoghi, se non più gravi, su scala nazionale.
Secondo la Federazione, inoltre e soprattutto, la crisi energetica del 2022 ha dimostrato la fragilità del nostro Paese e la sua forte esposizione ai rapidi rialzi dei prezzi dell’energia. Senza lo sviluppo delle fonti rinnovabili le imprese (e le famiglie) italiane continueranno ad essere esposte a questo rischio, con grave impatto in termini di perdita di competitività del Paese e di posti di lavoro oltre che sulla sicurezza energetica e sull’emergenza climatica.
Agostino Re Rebaudengo, nominato Vice Presidente della Federazione, nella Giunta svoltasi il 28 novembre u.s., ha dichiarato “Ringrazio FINCO per la fiducia. Auspico che in sede di conversione del Decreto-legge, venga almeno inserita una norma di salvaguardia dei progetti già in sviluppo come avvenuto nel 2024 con il DL Agricoltura. Nel merito dei contenuti, auspico che si mantenga la disciplina delle aree idonee prevista dal Decreto Legislativo 199/2021 di attuazione della RED II, assicurando così certezza ed affidamento agli operatori che in questi anni hanno lavorato sulla base di questa disciplina”.
Peraltro, il nuovo quadro normativo, ponendosi in contrasto con la citata Direttiva RED II, espone l’Italia al rischio di procedure di infrazione europea e compromette il raggiungimento degli obiettivi del PNRR e della recente misura dell’Energy Release, che richiederebbero invece un’accelerazione delle rinnovabili e non una brusca frenata. Si rischia altresì di non poter realizzare i progetti che hanno già partecipato alle aste competitive del FER X transitorio.
Infine, per quanto riguarda il tema dei Beni Culturali, la cui Filiera è parimenti rappresentata in FINCO (imprese di restauro, di archeologia etc.), la Federazione FINCO ritiene che il raggiungimento degli obiettivi rinnovabili non sia in contrasto con la tutela di essi, motivo per cui le tematiche devono essere gestite in sinergia. La Federazione in questo senso attiverà un Tavolo di lavoro congiunto tra le due Filiere.