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Un Mercato Elettrico A “prova Di Transizione”

Ho introdotto i lavori del convegno organizzato da AEIT/MI-AIDEN-AIEE, gentilmente ospitato da Edison, e dedicato a “La riforma del mercato elettrico italiano a venti anni dall’avvio [primo aprile 2004]”.

Condivido con i lettori del Blog la mia relazione introduttiva.

Buongiorno a tutte e tutti,

vorrei ringraziare gli organizzatori dell’evento AIDEN, AIEE e AEIT Milano, per avermi invitato ad introdurre i lavori, in una ricorrenza dall’importanza non solo simbolica per la transizione energetica, come ha ricordato Nicola Monti, CEO Edison, e in una cornice così prestigiosa grazie alla speciale accoglienza di Edison.

Elettricità Futura ha tenuto a partecipare a questa giornata. Siamo la principale Associazione del settore elettrico e rappresentiamo oltre il 70% del mercato nazionale.

Per Elettricità Futura, il mercato elettrico è Casa, è il luogo in cui le imprese elettriche che vi operano crescono insieme con i loro clienti.

Come ogni casa infatti, anche il mercato elettrico ha bisogno di “manutenzione” per evolversi, essere efficiente e venire incontro alle nuove esigenze.

Ogni epoca ha il suo mercato elettrico mi viene da dire, e in soli 20 anni ne sono avvenuti di cambiamenti epocali.

La transizione energetica ha nuovi obiettivi.

La necessità di aumentare la sicurezza e l’indipendenza energetica richiede un cambio di marcia, una netta accelerazione, e dei cambiamenti strutturali.

Il 14 marzo 2023, la Commissione europea ha presentato la proposta per un nuovo market design e con la Riforma del Mercato Elettrico si è posta importanti obiettivi, tra cui

  • ridurre la dipendenza dei prezzi dell’energia elettrica dalla volatilità dei prezzi dei combustibili fossili,
  • accelerare la diffusione delle energie rinnovabili,
  • proteggere i consumatori dai picchi di prezzo.

Sono priorità, soprattutto per l’Italia.

Quello che EF ha definito il Green Tonic della transizione, il cocktail vincente prevede tra i principali ingredienti – rinnovabili, reti, accumuli – anche un mercato elettrico a prova di transizione.

La riforma del mercato elettrico a livello europeo nasce proprio dall’esigenza di poter disporre di un mercato a “prova di transizione”.

E come hanno tenuto a specificare anche gli organizzatori nelle premesse del programma di oggi, davvero l’Italia è da tempo precursore ed ispiratore della riforma europea, un percorso importante che abbiamo contribuito a definire avanzando proposte concrete e mirate a garantire una maggiore sostenibilità e sicurezza del funzionamento del mercato.

Confindustria ha giocato d’anticipo in questa evoluzione.

Infatti, già alla fine del 2022 ha presentato la sua Proposta di riforma del mercato elettrico italiano realizzata con il contributo anche di Elettricità Futura, sostanzialmente allineata all’impostazione europea, ritenendo necessario anticipare e proporre la riforma del mercato elettrico vista la forte necessità di individuare un nuovo modello adatto alla trasformazione ecologica, favorendo lo sviluppo delle rinnovabili e il loro potenziale sul piano della competitività.

La Proposta di riforma del mercato elettrico, come forse qualcuno di voi ricorda, è stata approfondita all’evento organizzato da Elettricità Futura, Utilitalia e Confindustria e alla Luiss Business School lo scorso 4 aprile, in presenza di Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e di Stefano Besseghini, Presidente di ARERA.

Tra le prime pagine della proposta di riforma, Confindustria tenuto a specificare che “l’elettricità è sempre di più al centro del nostro sistema energetico così come la necessità di produrla in modo ecologico. Gli avvenimenti degli ultimi anni hanno accelerato l’urgenza di trasformare il sistema elettrico nel segno della sostenibilità e dell’indipendenza energetica e le fonti rinnovabili, vento e sole in testa, sono il cuore di questa transizione”.

Molti principi cardine del nostro lavoro si ritrovano nell’accordo provvisorio raggiunto dal Consiglio e dal Parlamento europeo il 13 dicembre 2023.

Nell’interlocuzione con l’Europa, l‘Italia ha posto l’accento sull’importanza di garantire che le nuove regole di mercato siano in grado di diffondere i vantaggi di costo dell’energia elettrica prodotta con le rinnovabili ed aumentare la competitività delle nostre industrie, ad esempio permettendo la diffusione dei PPA, i contratti d’acquisto a lungo termine per l’energia elettrica rinnovabile.

È positivo che si arrivi a livello europeo ad una posizione comune tra i vari Paesi sulle regole di revisione del market design elettrico, e per arrivarci ci saranno ancora altre interlocuzioni.

Dopo l’accordo raggiunto dal Consiglio europeo a dicembre 2023, il Parlamento europeo ha ufficialmente approvato la riforma del mercato dell’energia elettrica dell’UE durante la sessione plenaria dell’11 aprile.

I prossimi passi prevedono:

  • Maggio 2024: approvazione formale da parte del Consiglio “Trasporti, telecomunicazioni e energia”.
  • Giugno 2024: (soggetto alla conferma dell’approvazione del Consiglio dell’UE): entrata in vigore della riforma.

Le tavole rotonde di oggi daranno modo di approfondire gli aspetti chiave del mercato elettrico, l’adeguatezza nel mercato nella prima tavola rotonda, i sistemi di accumulo nella seconda tavola rotonda, l’integrazione delle rinnovabili nel mercato attraverso i ppa e i contratti per differenza con controparte pubblica nella terza tavola rotonda.

Infine, vi saluto ricordando che dopo 20 anni dell’attuale mercato elettrico è anche bello, oltre che utile, innovare per adeguarsi ai nuovi tempi.

Auguro buon lavoro a tutte e tutti voi. Insieme stiamo scrivendo le pagine di un nuovo cambiamento epocale!

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